Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale di San Nicola Pellegrino a Trani
Quella che è considerata la più bella cattedrale pugliese venne eretta a partire dal 1099, data in cui il vescovo Bisanzio ottenne dal papa di proclamare santo il pellegrino Nicola e di costruire una nuova chiesa, in aperta polemica con Bari.

Nicola morì nei pressi della primitiva cattedrale di S. Maria che occupava il posto della navata dell'attuale chiesa; nei primi anni le reliquie del santo vennero conservate in quella chiesa che non venne semplicemente sostituita dalla nuova. Quest'ultima venne infatti costruita tra il 1099 ed il XIV secolo al di sopra della vecchia che tutt'ora ne costituisce la cripta longitudinale. La prima parte della nuova cattedrale ad essere completata fu la cripta al di sotto del transetto dove nel 1142 vennero traslate le reliquie di Nicola. Seguirono il transetto ed il braccio longitudinale per costruire il quale dovettero essere superati enormi problemi tecnici. Per ultimo fu completato il campanile nel 1365 quando venne ultimata la cuspide.

Come altre cattedrali pugliesi la chiesa sorge direttamente in riva al mare, dominando il porto con la mole impressionante del corpo orientale costituito da un enorme blocco parallelepipedo su cui si addossano i tre alti cilindri absidali. Questa conformazione è spiegata dal fatto che la chiesa è in effetti costituita da due chiese sovrapposte.
Dalla liscia muratura si stacca la decorazione del finestrone dell'abside centrale, costituita animali aggettanti e da leoni stilofori, eseguita nella prima metà del XIII secolo.
Eseguiti con uno stile particolarmente dinamico sono i leoni del finestrone. Al contrario le mensole figurate della ricca coeva cornice di coronamento appaiono eseguite in maniera poco naturalistica.
La testata Nord del transetto è aperta da una coppia di bifore sormontata da una quadrifora. Sulle pareti si osservano numerose porte murate che dovevano costituire gli accessi alla cripta orientale ed alla chiesa inferiore durante il periodo di costruzione della chiesa superiore.
La testata Sud è movimentata da archi ciechi nell'ordine inferiore mentre un ricco rosone sormonta le due bifore.
La maggiore antichità della porta che si apre alla base del transetto rispetto alle altre aperture è testimoniata dalla decorazione dell'archivolto databile all'inizio del XII secolo.
Più tarde sono le figure inserite al centro delle testate del transetto, degne di nota per la potente plasticità dell'esecuzione.
I fianchi sono percorsi da archi ciechi di maggiore profondità che allineano in pianta la larghezza del corpo longitudinale a quella del transetto.
Al fianco meridionale si addossa il campanile, poggiante su un basamento aperto da un fornice ogivale e scavato da eleganti nicchie.
Diviso in cinque piani aperti da finestre progressivamente più ampie, il campanile mostra i segni dei restauri integrativi che si sono resi necessari dal fatto che la pietra calcarea con cui è costruito l'edificio è soggetta ad uno sfaldamento inarrestabile che ne mina la stabilità.
La facciata occidentale si eleva al di sopra di un avancorpo su arcate cui si addossa la struttura che ospita la doppia scala di accesso. Fino al XVIII secolo la parte inferiore della facciata era coperta da un portico di cui rimangono le arcatelle rette da semicolonne che ancora la caratterizzano. Capitelli e ghiere, risalenti al XIII secolo, sono ricoperte con una raffinata decorazione di gusto bizantino.
Pure molto belle e di sapore orientale sono le decorazioni delle cornici del parapetto.
L'elemento di maggiore interesse della facciata è il portale centrale, di semplice struttuta architettonica ma ricoperto di pregevoli rilievi attribuiti ad un Bernardo ed al figlio Eustachio, attivi alla fine del XII secolo.

Al portale è inscindibilmente associato il portale bronzo, ora trasferito all'interno, eseguito da Barisano da Trani alla fine degli anni ottanta de secolo.

Tra i rilievi del portale è importante il ciclo figurato posto nella parte interna dei piedritti; le altre superfici son ricoperte con tralci abitati eseguiti con grande capacità compositiva. Molto erosi sono i due leoni stilofori.

Sul lato sinistro sono raffigurati il Sacrificio di Isacco, la Lotta di Giacobbe con l'Angelo e...
...il Sogno di Giacobbe. Lo stile richiama quello di molti importanti cicli del Sud-Ovest francese (p.e. Souillac).

Sul lato destro le raffigurazioni sono più eterogenee (il simbolo del mese di Gennaio, Isaia e Geremia al di sotto di edicole ecc.).

I leoni stilofori sono simbolo di Cristo che sconfigge il drago (il Male) ed il Peccato.
La ghiera esterna dell'archivolto è decorata con un tralcio abitato da dinamiche figure umane ed animali.
Molto interessante è la ghiera interna dell'archivolto la cui decorazione ricorda temi cinesi: è un altro indice della pluralità di influssi che si incontrano in questo portale.
La decorazione scultorea del rosone dei finestroni della facciata è di qualità inferiore e di esecuzione più tarda rispetto al portale.
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