Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Sant'Ambrogio a Milano
La struttura interna della basilica è a tre navate di cui quella centrale coperta da volte a crociera con costoloni che ricadono su pilastri polistili forti e deboli alternati. Gli ampi archi delle finestre dei matronei si affacciano sulla navata centrale; a di sotto, le navate laterali sono divise in campate di ampiezza pari a metà di quella delle campate della navata centrale, coperte da crociere senza costoloni.
I pilastri forti hanno una lesena affiancata da semicolonne che salgono a supportare gli archi trasversali ed i costoloni delle volte.
I restauri fanno risaltare (più del dovuto) l'alternanza di conci di pietra e mattoni su tutti gli archi ed archivolti.
La cupola del tiburio, posta al di sopra della prima campata orientale, è costruita al di sopra di quettro pennacchi doppi che trasformano la pianta quadrangolare in ottagonale.
L'abside orientale domina la zona presbiteriale, rialzata al di sopra della cripta ad oratorio.

Di fronte al ciborio carolingio e l'altare d'oro di Angilberto (824-859).

Il ciborio (preziosa opera del IX-X sec.) si eleva su quattro colonne in porfido.

Le quattro facce cuspidate ospitano delle scene scolpite in stucco raffiguranti Cristo che consegna le chiavi a Pietro ed il Libro a Paolo (verso la navata), S. Ambrogio che alla presenza di Protaso e Gervaso riceve l'omaggio di due monaci (lato posteriore)...

...mentre gli altri due lati mostrano scene di omaggio a santa Scolastica e san Benedetto. Una cornice a palmette e tralci circonda tutte le scene.
Capitelli in pietra sormontano le colonne. Al di sopra, trova posto un'aquila ad ali spiegate.
Le sculture in stucco di epoca ottoniana sono di grande interesse per l'esecuzione a livelli degradanti che consentono effetti plastici.
I volti dei personaggi si staccano con decisione dal fondo liscio.
Il mosaico absidale è il risultato di molti interventi distribuiti nei secoli. Il Cristo centrale risalirebbe all'XI secolo, i medaglioni al di sotto al XII secolo...
...la scena a destra con la predica di S. Ambrogio è composta di brani eseguiti dal IV al IX secolo.
Le altri parti sono state eseguite in epoca moderna.
Sul lato sinistro della navata si trova il prezioso ambone, ricostruito in epoca medievale con le parti originarie a seguito del crollo della campata soprastante.
Molto importante è anche il corpus dei capitelli della navata. Molti di questi sono stati rifatti in stile durante i restauri ottocenteschi. Prevalgono le composizioni regolari e simmetriche, sia nel caso di capitelli puramente vegetali, sia quando appaiono figurazioni animali.
I capitelli dei singoli componenti dei pilastri a fascio si affiancano l'un l'altro; i temi decorativi sono sempre astratti.
L'inserimento di figure di animali è raro nella parte orientale della navata; la figura umana molto rara.
Nella parte occidentale della navata, la più recente, sono più diffusi i temi figurati che comunque rimangono astratti.
Le figure animali si dispongono a lati di un asse di simmetria centrale.
I rilievi mostrano un'intenzione di ricerca plastica che non raggiunge i livelli dei rilievi dell'ambone.
I rilievi dei capitelli sui pilastri opposti della navata sono sostanzialmente uguali.
Montoni, leoni, aquile, pistrici, cavalli. Un gran numero di animali reali e di fantasia di affiancano sui capitelli dello stesso pilastro.
La figura umana appare solo in un pilastro nell'iconografia del signore degli animali, di derivazione orientale.
Uno dei rari capitelli in cui si abbandona la regola della simmetria.
I semipilastri delle navate laterali sono il luogo per variazioni decorative di tralci vegetali ed intrecci di nastri.
I temi sono sempre astratti a meno di qualche eccezione come questo capitello con leoni ed arieti dall'unica testa condivisa da due corpi.
Gli stessi schemi decorativi si applicano ai capitelli della loggia del matroneo
Dove appaiono, i corpi degli animali sono sottomessi a schemi decorativi.
Il rilievo si distende su due livelli, con buon effetto chiaroscurale e con dettagli finemente incisi sulla superficie.
Tra i tralci appaiono coppie di pavoni affrontati.
Simboli positivi e negativi sono mescolati senza un apparente disegno.
Notevole la varietà dei temi derivati dal mondo vegetale: in questo caso le foglie si trasformano in eleganti arcate.
Sul primo pilastro destro della navata si possono vedere alcuni affreschi, residuo di una estesa copertura che doveva interessare i muri della chiesa.

Raffigurano la Madonan col Bambino e Sant'Ambrogio e risalgono alla prima metà del XIII secolo.

Al di sotto, il ritratto di Bonamico Taverna, un devoto milanese che risiedeva nei pressi della basilica e che probabilmente fece eseguire gli affreschi soprastanti.
Rimane da segnalare nei pressi una scultura bronzea raffigurante un serpente posto su una colonna. Si tratta di un manufatto di origine bizantina qui collocato nell'XI secolo.
La croce posta sulla colonna dalla parte opposta della navata è stata rifatta dell'800.
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